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53°Stormo
Cenni Storici
Costituzione
Il 53° stormo nasce il 15 maggio 1936 sul campo di Mirafiori (Torino). 53° Stormo Caccia Terrestre,tale era la denominazione ufficiale dell' epoca , al comando del medesimo il Colonnello Vincenzo Velardi .
Esso fu costituito in due Gruppi , contrariamente alla normale composizione in tre Gruppi , composti a loro volta di due Squadriglie ,composte al loro interno da 12 apparecchi ciascuna suddivise normalmente in tre Sezioni di 4 velivoli .La forza dello Stormo standard della Regia Aeronautica era mediamente di 72 velivoli.
Il 53° fu pertanto costituito dal 150° Gruppo(CL) e dal 151° Gruppo (CLI),dotati essenzialmente da velivoli Fiat C.R. 32 ed un numero non precisato di Fiat C.R. 20, Fiat C.R. 20 "Asso" e Ro 41 . Le due Squadriglie componenti i gruppi furono la 363a e la 364a per il 150°, la 366a e la 367a al 151° .Per completare l' organico nel giugno 1936 furono aggiunte ai gruppi due Squadriglie : la 365a al 150° e la 368a al 151°
COMPOSIZIONE 53o C.T.(GIUGNO/1936)
150° 363a,364a,365a
151° 366a,367a,368a
Il 14 maggio 1937 venne costituita' in seno al 53° una propria pattuglia acrobatica,comandata dal Cap.Oscar Molinari composta da 6 velivoli che insieme al 1° Stormo parteciparono alla tournee sudamericana in celebrazione del compianto aviatore peruviano Geo Chavez schiantatosi presso Domodossola nel 1910 nel tentativo di trasvolare le alpi.
Il 20 giugno 1937 il 151° venne trasferito sull' aeroporto di Caselle Torinese seguito alla fine del mese di ottobre dal comando stormo e dal 150° .
L' alto livello di operativita raggiunto dallo stormo e la confidenza con il mezzo,il Fiat CR 32 fecero si che esso fu , a partire dal marzo 1939 , il primo stormo della Regia ad essere dotato dei nuovi Fiat CR 42 .
A maggio del medesimo anno la tradizione acrobatica dello stormo fu confermata con la formazione di una pattuglia di 5 Fiat CR 42 , guidata dal Capitano Simeone Marsan che debuttò pubblicamente nella giornata aviatoria tenutasi a Caselle il 14 maggio 1939 alla presenza dello stesso Mussolini e arricchita ,non solo delle acrobazie del 53° guidato dal Col. Tessari ma anche dal 3° Stormo del Col.Rolando di stanza ad Alessandria-
La Seconda Guerra Mondiale
1940-
Al 10 maggio 1940 , data della dichiarazione di guerra ,lo stormo era suddiviso su due campi; il 150° a Caselle,comandato dal Ten.Col.Rolando Pratelli, mentre il 151°,comandato dal Magg. Carlo Calosso distaccato in previsioni delle operazioni contro la Francia a Casabianca di Verolengo in provincia di Torino.
L ‘esordio del 53°avvenne il giorno 13 giugno 1940,quando 27 velivoli CR 42 del 151°decollati dal campo trampolino di Albenga verso le 10,00 attaccarono dal mare a volo radente mitragliando i velivoli a terra sulla base di Hyères (Tolone),una dozzina di velivoli attaccarono il campo mentre gli altri rimanevano di copertura . l'effetto sorpresa colse i francesi impreparati , un solo velivolo tentò di alzarsi in volo ma fu abbattuto dal Serg. Carta. La contraerea non particolarmente efficace danneggiò appena qualche nostro velivolo, così come i risultati effettivi dell’azione furono inferiori alle dichiarazioni dei piloti ,ma almeno tornarono tutti alla base relativamente indenni.
Tale azione dei caccia italiani ,ricordiamo che oltre al 151° del Maggiore Calosso partecipò anche il 23° gruppo del Maggiore Tito Falconi basato a Cervere (CN),era considerata a livello di pianificazione,di disturbo in attesa dell’intervento dei bombardieri Fiat BR 20 del 13° Stormo (11° Gruppo) di San Damiano di Piacenza decollati intorno alle 09.20 al comando del Colonnello Pilota Carlo de Capoa. L’obbiettivo era il campo di Fayence , lo stesso dei caccia del 23° Gruppo. Alle 11,00 i bombardieri erano sulla verticale dell’obbiettivo pronti a sganciare il loro carico,nonostante il fuoco contraereo e l’intervento dei caccia francesi , grazie all’attento fuoco difensivo degli equipaggi dei bombardieri e forse anche allo strato nuvoloso i velivoli italiani atterrarono a San Damiano alle 13,00 tutti quanti.
Meno fortunata fu la missione del 43° Stormo del Maggiore Pilota Giulio Monteleone . decollati da Cascina Costa in provincia di Novara alle 09,23 con obbiettivo La Fayence e Hyeres, che colpirono , ma i francesi già colti alla sprovvista dall’attacco del 11° Gruppo fecero in tempo ad organizzare la difesa e contrattaccare al momento in cui i velivoli italiani avevano già messo prua verso casa.
La prima vittima dell’assalto francese fu il “3-
Il secondo velivolo ingaggiato in combattimento fu il “3-
Sorte decisamente avversa al terzo velivolo il "3-
Mentre la rapida odissea del 3-
Ordinato all'equipaggio di lanciarsi,agganciando anche i paracadute dei feriti,il Goracci mise il velivolo in rotta verso il mare onde evitare che esso precipitando finisse contro le case di paesi sottostanti, il velivolo infatti si inabissò a circa 15 km da Cap Camarat, poi si lanciò.
Le quattro calotte si aprirono cadendo sopra i paesini di Gay e Saint Raphael dove tuttavia i già feriti aviatori furono accolti non già dalla pietà e dalla civiltà ,ma da un gruppo di facinorosi assetati di vendetta che oltre a sparare agli inermi appesi ai paracadute li linciarono al loro giungere a terra. Solo il I° Aviere Vannuzzo avendo la fortuna di cadere all'interno del cortile di una villa privata dove gli furono prestate le prime cure e fu poi anch'egli salvato dal linciaggio dai gendarmi che sottrassero il malcapitato dalla ferocia dissennata.